L’arte di credere in se stessi: una possibilità

Siamo in molti a chiederci se ciò che ci accade è fuori dal nostro controllo o se abbiamo una parte attiva nel creare le esperienze che facciamo nella vita. Siamo un po’ in meno a riconoscere che creiamo noi il nostro destino, con le scelte che facciamo, soprattutto quelle dettate dal nostro inconscio (da ora in poi lo chiamerò anima).

Se la nostra anima è ferita, trascorreremo la vita a fare esperienze che ci porteranno soltanto ferite e penseremo che siamo delle vittime. Cadremo cioè in quel cerchio senza uscita di ferita non guarita – generazione di sofferenza – vittima – ulteriore sofferenza – ferita che si allarga. E così via.

Se vogliamo liberarci da questo meccanismo dobbiamo curare la parte che più ne ha bisogno, cioè l’anima: non la mente pensante, ma l’anima, capisci? Se la testa fosse in grado di farci stare sani, godremmo tutti di ottima salute.

Come faccio a portare impulsi per ristorare le ferite dell’anima?
Devi imparare a parlare il suo linguaggio, entrare in connessione con il sentire. L’anima vive di emozioni, sentimenti, colori. I colori vengono “registrati!” dall’anima. Il linguaggio dell’anima è l’arte. Non c’è nulla di meglio che intraprendere un cammino con l’arte terapia, e te lo dico non perché è quello che faccio io, ma perché so che lavorare con i colori a livello animico ti porta delle forze di autocoscienza (e di autoguarigione) enormi.

Le difficoltà che incontriamo nella vita non sono dovute al fatto che vogliamo realizzare cose, che abbiamo desideri che poi non sembrano realizzarsi. Il vero problema è che noi in realtà chiediamo troppo poco –  o peggio, chiediamo le cose sbagliate, quelle cioè che ci feriranno.
Noi vorremmo relazioni felici, soddisfazioni sociali, abbondanza, ma in realtà la nostra anima ferita dice: “tu non vai bene, sei inutile, non sei in grado di farcela,  sei brutta/o, incapace, non ti meriti di stare bene, nessuno ti vede.
“Che cosa pensi che chieda a Dio un’anima messa così? E poi, siamo sicuri che chieda a Dio e non si limiti a essere scettica?

Cambiare un modo di sentire e di credere così radicato può essere meno difficile di quello che pensi. Sicuramente ti chiede di investire tempo e impegno per farcela. Ma se vai a lavorare proprio là, nel cuore di tutto, e se capisci alcune regole d’oro su come gestire l’ego, che ti dice che non vale la pena di provare, allora vedrai la tua vita cambiare radicalmente.
Si tratta di imparare a parlare con la propria anima come abbiamo già visto, e per farlo sono necessari 2 qualità che tutti noi abbiamo (ma che pochissimi usano):

1. Fiducia (fede)

2. Perseveranza (costanza)

Unisci queste due al linguaggio che parla il tuo cuore: i colori.

Non ti hanno detto come fare, bisogna avere un po’ di pazienza. Ma ti assicuro che imparare non è mai stato così bello e nutriente. E’ un linguaggio antico come il Sole, che verrà ricordato non appena chiederemo al Cristo di aiutarci a farlo.
Ricorda le 2 qualità però, non dimenticartene: il Mondo Spirituale ti parla sempre, ma se tu non coltivi fede e costanza, non potrai udirlo.

I colori sono il linguaggio con cui noi parliamo alla nostra anima: nascono dalla tensione luce-tenebra, che è la tensione che ha creato la materia, tutto il mondo che vediamo. Non solo: i colori sono anche ciò che nasce dall’incontro luce-tenebra dentro, nella parte più intima e preziosa di noi.

Il dialogo sincero tra te e le forze spirituali dei colori ti darà le risposte a ogni richiesta; avrai la chiave per una vita piena di senso e di amore.

Non c’è più niente che io possa aggiungere, perché non è possibile spiegare a parole un processo che avviene su piani non fisici.
Per capire che benefici puoi ottenere dall’arte terapia del colore la via è soltanto quella di farne esperienza personale.

La felicità dipende da una scelta consapevole.

A presto.   🌈