Col cuore in mano – primo incontro dom. 5 febbraio 2023
8 Febbraio 2023L’arte di ascoltare e comprendere l’altro.
20 Marzo 2023 Perché l’arte terapia ha il potere di risanarci?
Perché attraverso la terapia del colore fai luce in te stessa/o e ti “ritrovi”:
Attingi alle tue stesse forze di autoguarigione, fondamentali per recuperare e mantenere la salute.
Vorrei parlarne con un’altra domanda: perché ci ammaliamo?
Siamo un meraviglioso disegno divino che ha coscienza di esistere. Abbiamo delle qualità uniche che ci rendono in grado di dire e sapere che siamo “IO”. Queste qualità sono visibili nel fatto che pensiamo, sentiamo e vogliamo.
Tre aspetti umani, con tre parti del corpo che li ospitano. Nel capo, in alto, abbiamo il pensare, mentre in basso, nella pancia e nelle membra si trova il volere (se voglio qualcosa devo muovermi per ottenerla, creando calore e forza attraverso la nutrizione). Al centro abbiamo il sentire, la parte che porta equilibrio tra questi due poli: il sistema centrale con cuore e polmoni, dove regna il ritmo.
Il cosmo è ritmo, la vita stessa è ritmo. Tutto intorno e noi e dentro di noi pulsa in un ritmo: le stagioni, le maree, il giorno e la notte, il respiro, il battito cardiaco.
La testa porta la luce, il pensare chiaro, la razionalità. La pancia porta l’oscurità (nell’intestino tutto avviene nel buio, fuori dalla nostra consapevolezza). Nel cuore vivono i colori, che sono proprio la manifestazione dell’incontro tra la luce e l’oscurità (vedi La teoria dei Colori di J. W. Goethe e i suoi straordinari esperimenti).
Essi hanno casa nel centro, possiamo vederli come gli abiti di cui si vestono i nostri sentimenti.
È evidente che ciò che determina una vita serena e appagante ha poco a che fare con i pensieri che formuliamo con la testa. Possiamo pensare che vogliamo essere buoni, felici, amati e così via, ma a farla da padrone sono le emozioni, i sentimenti. In questa sfera purtroppo non siamo ben educati: pochi o nessuno ce ne ha parlato da piccoli, non li abbiamo studiati a scuola, a casa l’argomento non si approfondisce, al lavoro sono considerati pericolosi e nei mass media sono sbandierati senza riguardo o banalizzati.
Non va molto meglio con i colori: fin dall’asilo vengono utilizzati i colori sintetici (tempere di bassa qualità, acrilici o pennarelli), per poi essere gradualmente abbandonati alle elementari e scomparire definitivamente tra medie e superiori. Proprio alle superiori, quando gli adolescenti stanno scoprendo la loro vita emotiva e avrebbero bisogno di trovare nel colore un alleato per capire i loro moti dell’anima, le materie artistiche vengono eliminate completamente! Una tragedia a mio avviso.
Non ci stupiamo quindi se siamo malati, prima nell’anima e più tardi – quando non le diamo la cura di cui ha bisogno – nel corpo.
Occuparci soltanto della materia ci fa rimanere nel buio. Troppo pensare con la testa ci fa ammalare, perché non diamo ascolto all’intelligenza del cuore, al nostro sentire. Un volere che non sia riscaldato dal cuore ci fa fare cose dettate dalla paura. La paura è sempre relativa a qualcosa accaduto in passato o che accadrà in futuro.
Nel sentire noi viviamo veramente, noi siamo nel centro, nel presente. Il presente è l’unico vero momento in cui abbiamo il potere di creare. Il passato non c’è più, il futuro non c’è ancora. Solo nel qui ed ora noi possiamo veramente essere i creatori della nostra biografia.
Soltanto nel nostro cuore troviamo il nostro Io superiore, Dio, il Cristo.
I colori sono indissolubilmente legati alla luce. Se non c’è luce non vediamo i colori e, dato che esistono nella luce, essi hanno l’immensa capacità di portare luce all’interno della nostra anima.
Cristo stesso ha detto “Io sono la Luce del mondo”. Solo illuminando la materia, la tenebra – e quindi le nostre paure – noi scardiniamo il gioco dell’ego e diventiamo Figli di Dio.
L’ego ha paura della luce della consapevolezza, ma non può fare nulla quando noi ci affidiamo al nostro Spirito.
San Paolo lo dice così: “Ogni cosa si rivela con l’esposizione alla luce e tutto ciò che viene esposto alla luce diventa luce”.
Con la luce nei colori noi entriamo in un dialogo di devozione e cura con il nostro Io superiore, che dà vita sul foglio a delle visioni altrimenti impossibili da ottenere con la mente razionale. Il nostro Io ci ama, è la parte divina in noi, possiamo essere certi che vuole sempre e soltanto il nostro bene. Dipingere diventa un atto di fiducia, di resa alla saggezza suprema del nostro Io.
Arrendersi è già praticare l’autoguarigione. Dipingere è un atto concreto che coinvolge tutte e 3 le forze dell’anima descritte sopra:
- penso e comprendo il valore dell’arte terapia;
- con il coraggio del mio volere prendo il pennello ed entro in una conversazione intima con il colore;
- il sentire viene stimolato e si svela nei miei gesti pittorici e in ciò che appare sul foglio.
L’approccio che offro si basa sul ritrovare la propria divinità, l’eredità di Figli di Dio che il Cristo ci ha offerto con il suo passaggio umano sulla Terra. Riconoscere i propri ideali, seguire il filo che ci riporta alla nostra vera essenza, questa per me è la vera guarigione. Ed è a portata di tutti, perché tutti abbiamo la stessa origine e la stessa meta.
Sia in arte terapia di gruppo che negli incontri individuali il colore dona se stesso senza riserve. Chiede veramente poco: di essere disposti a lasciare che sia Lui a prendere in mano la guida e a mostrarci la via da percorrere per risvegliarci.
Carla Ceolato – Arte terapeuta dell Colore a Indirizzo Antroposofico
Dipinti di alcuni incontri individuali e di gruppo. Grazie a tutti gli artisti. 🙏💗