I quattro doni – domenica 19 dicembre 2021
21 Novembre 2021I Quattro Doni – Dono per domenica 5 dicembre: la Luce come innocenza.
3 Dicembre 2021I Quattro Doni
Incontro pittorico di Natale
Dono per domenica 28 Nov (prima domenica di Avvento): la Luce come consapevolezza
Buongiorno cari Ricercatori del Colore.
Come preparazione per il nostro incontro di pittura di Natale condividerò una riflessione/dono ogni fine settimana da qui a domenica 19 dicembre, per ognuna delle prime tre domeniche di Avvento. La quarta domenica sarà proprio quella in cui ci incontreremo.
Riflettiamo alla luce del divino che è in noi?..
Ciò che sta accadendo non è da considerare “male” secondo termini terrestri, perché da un punto di vista divino il male aiuta a risvegliarci, (la funzione della tenebra è quella di farci vedere dove sta la luce).
Ekhart Tolle, un saggio maestro del nostro tempo, dice:
‘Se la civiltà contemporanea non ci fosse familiare, se fossimo arrivati qui da un altro pianeta, una delle cose che ci meraviglierebbe di più sarebbe il fatto che milioni di persone amino e paghino per guardare degli umani uccidersi e infliggersi dolore a vicenda, e che chiamino questo “intrattenimento”.
Perché i film violenti hanno così tanto successo di pubblico? E’ nata un’intera industria che incentiva la dipendenza umana dall’infelicità. La gente ovviamente guarda questi film perché desidera stare male. Cosa c’è nell’ umano che ama sentirsi male e chiamarlo bene? Il corpo di dolore naturalmente. Una grande parte dell’industria dello spettacolo vive su questo. Così, in aggiunta alla reattività, al pensiero negativo e al dramma personale, il corpo di dolore rinnova se stesso col cinema e la televisione. Corpi di dolore scrivono e producono questi film e altri corpi di dolore pagano per vederli.
E’ sempre “sbagliato” far valere e guardare la violenza in televisione e al cinema? Tale violenza nutre il corpo di dolore? Allo stadio corrente dell’evoluzione dell’umanità, la violenza non solo pervade tutti gli aspetti della vita, ma sta perfino incrementandosi, così come la vecchia coscienza egoica. Amplificata dal corpo di dolore collettivo sta intensificandosi prima della sua inevitabile e prevedibile caduta. Se un film mostra la violenza nel suo contesto fa vedere la sua origine e le sue conseguenze, descrive cosa fa alla vittima e al carnefice, rivela la collettiva inconsapevolezza che c’è dietro e che passa da generazione a generazione (la rabbia e l’odio che vive nell’umano come corpo di dolore), allora questo tipo di film può avere una funzione vitale nel risveglio dell’umanità. Questi film possono agire come specchi in cui l’ umanità vede la propria follia. Quello che in voi riconosce la pazzia come pazzia (anche se è la vostra stessa pazzia) è la salute, la consapevolezza emergente, la fine della pazzia.’
Ecco, stiamo nella luce, perché solo così le ombre si dissolvono. In questo periodo è di vitale importanza non cercare e nutrire il corpo di dolore. Se stiamo male è perché siamo nel corpo di dolore e così lo amplifichiamo, insieme a tutti gli altri esseri umani che ci credono.
È impegnativo cercare la gioia in questo momento di crisi mondiale, ma è l’unica via. Il pensiero buddhista ci ricorda che “non c’è una via per la gioia, la gioia è la via”.