La paura: il vero ostacolo all’Amore

Come ansia, rabbia, stress e ossessioni nascono dalla separazione e come guarire attraverso la visione di Un Corso in Miracoli e l’arte terapia del colore

Viviamo in un tempo in cui molte persone soffrono di ansia, stress, ipercontrollo, disturbi del sonno, rabbia compressa, dipendenza da stimoli o perfezionismo.
Ma dietro ogni forma di disagio, se ascoltiamo più a fondo, si muove sempre la stessa radice: la paura.

Un Corso in Miracoli ci insegna con chiarezza che la paura è l’unico vero ostacolo al riconoscimento dell’Amore.

Non esistono “molti problemi”: esiste un solo errore percettivo. Abbiamo creduto di essere separati dalla Fonte, e da quel momento abbiamo iniziato a temere.

Paura: la matrice di ogni conflitto interiore

La paura non è sempre visibile.
Spesso si nasconde dietro l’apparente razionalità:
– “Devo controllare tutto”
– “Ho bisogno di farcela da sola”
– “Non posso fidarmi degli altri”
– “Se non faccio tutto alla perfezione, perderò valore”

Ma sotto queste frasi abita la stessa convinzione:
non sono al sicuro, non sono degna d’amore, devo difendermi.

Paura della mancanza, del fallimento, del giudizio, dell’abbandono.
Paura di non essere abbastanza.
O peggio: di non essere niente.

Il gioco dell’ego: attaccare per difendersi

L’ego ha una strategia precisa: per sopravvivere, deve tenere in vita la paura.
Così la camuffa: la trasforma in iperattività, in chiusura emotiva, in eccessivo attaccamento al controllo o alla materia.

Il Corso ci insegna che l’ego cerca sempre due vie: l’attacco o la difesa.
Ma in entrambi i casi, la paura aumenta.
Perché la vera soluzione non è reagire, ma riconoscere l’inganno e scegliere di non crederci più.

La guarigione non è lotta. È riconoscimento.

Guarire dalla paura non significa eliminarla con la forza, né “pensare positivo”. Guarire è guardare la paura con l’occhio dello Spirito, senza più farsi ipnotizzare da essa.

Quando smettiamo di identificarci con l’ego, la paura si dissolve. Non perché è stata vinta, ma perché non era reale.

Nel quotidiano, questo significa:

– Quando arriva l’ansia, scegliere di non ascoltare la voce del panico, ma fermarsi e tornare al presente.
– Quando nasce la rabbia, riconoscere la paura nascosta sotto: forse paura di non essere vista, amata, rispettata.
– Quando lo stress prende il sopravvento, ricordarsi che la pace è una decisione interiore, non il risultato di condizioni perfette.

L’arte terapia del colore come spazio sicuro per tornare all’Amore

Nel mio lavoro con l’arte terapia del colore, questi principi trovano una forma viva, concreta, trasformativa.

La pittura diventa uno spazio dove la persona può osservare la propria paura senza giudizio, senza analisi, senza etichette.
Il colore parla prima delle parole. E attraverso la luce, le sfumature, i passaggi, la paura inizia a sciogliersi naturalmente.

Nel gesto lento, nella trasparenza dell’acquarello, il corpo si calma, il cuore si apre, la mente si fa più silenziosa.
Non si tratta di “esprimere” la paura, ma di trasfigurarla: vederla per ciò che è, accompagnarla, lasciarla andare.

Attraverso il colore, la persona può anche riattivare esperienze interiori di fiducia, connessione e bellezza, che le ricordano chi è davvero.
E in quello spazio, accade spesso qualcosa che le parole non possono spiegare:
un incontro con l’Amore. Quello vero. Quello che non è mai andato via.

Riconoscere la paura è il primo passo. Ma scegliere l’Amore è la vera guarigione.

Tutto ciò che ci limita, che ci spegne, che ci fa chiudere…
non è un problema da risolvere.
È solo un richiamo ad ascoltare più a fondo.
A ricordare che siamo molto più di ciò che temiamo.

E ogni volta che scegliamo di vedere con lo sguardo dell’Amore — anche solo per un istante —
la paura perde potere.
E il miracolo inizia.

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